Biopsia liquida della prostata – Select MDx

Il tumore della prostata colpisce 1 uomo su 6, ed ogni anno a 420000 uomini viene diagnosticato un cancro della prostata. La diagnosi viene eseguita mediante biopsia prostatica mirata, una procedura che prevede l’esecuzione di un certo numero di prelievi mediante un ago che passa attraverso il retto oppure il perineo. Tale procedura, tuttavia, non è priva di complicanze: infatti possono svilupparsi infezioni prostatiche ed il paziente può andare incontro a blocco urinario o ad emorragie di entità tale da richiedere, nei casi più gravi, il ricovero in ambiente ospedaliero. Fondamentale, pertanto, è che la indicazione alla biopsia sia corretta, e questo avviene quando il quadro clinico è quello di un tumore prostatico aggressivo.

I tumori della prostata, infatti, si suddividono in aggressivi ed indolenti: i primi sono quelli in cui un trattamento attivo porta un beneficio alla sopravvivenza del paziente, mentre i secondi sono tumori a basso grado ed a lentissima progressione, che non influenzano pertanto la aspettativa di vita generale del paziente.

Pertanto, la biopsia va eseguita solo quando il quadro clinico (PSA, esplorazione rettale, anamnesi) suggerisce il sospetto di un tumore aggressivo. Per rafforzare ulteriormente questa indicazione è stato sviluppato il test SelectMDx. Si tratta di una metodica rivoluzionaria di biopsia “liquida”, basata sull’analisi del genoma prostatico raccolto nelle urine del paziente. Mediante un semplice prelievo di urine non invasivo, infatti, tale test permette di prevedere, con elevata accuratezza, la probabilità che il paziente abbia un tumore della prostata aggressivo, orientando l’urologo verso la corretta indicazione alla biopsia. In tal modo, si possono evitare biopsie inutili nei pazienti che risultino a basso rischio per tumore aggressivo, con conseguente riduzione delle complicanze e dei fastidi legati alla manovra. Il prelievo viene eseguito in totale riservatezza, ed in poche settimane il medico riceve il referto del risultato e lo comunica al paziente, programmando in tale occasione il successivo percorso.